La lavorazione dello zafferano

Le fasi:

1) La preparazione del terreno e le baulature
2) La semina dei bulbi
3) La raccolta dei fiori, la sfioratura e l'essiccazione dei pistilli
4) La raccolta dei nuovi bulbi
 

Nel mese di giugno si valuta come sia andata la stagione vera e propria. In questo mese avviene l'espianto dei bulbi e se ne verifica lo stato di salute e quello riproduttivo. Un lavoro manuale effettuato filare per filare. 

Subito dopo i bulbi vengono riposti in luogo fresco ed oscuro per essere poi, nel mese di agosto, piantati nuovamente in nuovo lotto di terreno, all'interno delle apposite baulature create per accoglierli e per preservarli dai ristagni d'acqua. 

Nei mesi di ottobre e novembre inizia la fioritura, che comporta la raccolta quotidiana dei fiori, la relativa sfioratura per prelevarne i pistilli e l'immediata essiccazione degli stessi.

Dopo una maturazione di circa tre o quattro mesi, lo zafferano in pistilli è pronto per il consumo. Il profumo è talmente particolare ed intenso e rappresenta sicuramente un'esperienza olfattiva che colpisce.

Per ottenere un solo grammo di zafferano ci vogliono dai 150 ai 200 fiori!

Il prodotto finito

Lo abbiamo custodito in vasetti di vetro ed in sacchetti di liuta. Le confezioni da 0,5 grammi consentono la preparazione di circa 15 porzioni di risotto. Ma l'uso dello zafferano spazia dalla preparazione di sughi, piatti di pesce, infusi e dolci. 

Note sono le proprietà terapetuiche che vanno dagli effetti benefici sul sistema nervoso, come antidepressivo; le proprietà antiossidanti dei carotenoidi aiutano la memoria e la capacità di apprendimento. Contiene vitamina A, quindi fa bene alla vista. Riduce inoltre le infiammazioni delle vie respiratorie ed i suoi antiossidanti prevengono la formazione di macchie e rughe cutanee. 

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